Scene di epurazione: Grillo espelle Maria Cristina Saja e 13 attivisti messinesi. Misteriosi i motivi. Zafarana li ignora. D’uva media: “No alla giustizia sommaria”. Le immagini della giornata

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Il Meetup “Messina in Movimento”

“Ricostruiamo la scuola”. L’incontro l’aveva organizzato il gruppo messinese del Movimento5Stelle capitanato da Maria Cristina Saja, candidata a sindaco della città di Messina alle ultime elezioni, in precedenza a deputato regionale e più di recente a parlamentare europeo, e prevedeva la partecipazione del portavoce nazionale, Maria Marzana, e di quello regionale Valentina Zafarana.

L’evento in programma a Palazzo Zanca, nella sala ovale, alle 16 di sabato 13 dicembre si è trasformato in una rappresentazione dal titolo “Insensate Epurazioni Grilliane”, degna del miglior teatro dell’assurdo.

Il giorno prima infatti Maria Cristina Saja insieme ad altri 13 attivisti era stata espulsa dal Movimento di Grillo: più arrabbiati che delusi i 14 ex grillini hanno deciso di annullare l’incontro, consegnando le chiavi della sala ovale al posto di guardia della polizia municipale e divulgando un comunicato stampa che ne spiegava le ragioni.

Zafarana e Marzana al loro arrivo al Palazzo municipale hanno trovato il gruppo di attivisti espulsi ed altri simpatizzanti davanti il portone di ingresso. Ma li hanno ignorati. Dopo brevi trattative con il responsabile hanno ottenuto le chiavi e si sono diretti verso la sala ovale.

 

 

Nel frattempo è sopraggiunto un imbarazzatissimo Francesco D’Uva. Il deputato nazionale del M5stelle nel tentativo (disperato) di ricucire uno strappo, ha fatto la spola tra la stanza ovale e il piazzale antistante l’entrata di Palazzo Zanca. Gli epurati, con nessuna voglia di assistere alle relazioni di Zafarana e Marzana, hanno spiegato al parlamentare cosa fosse loro accaduto e manifestato tutta la loro delusione. L’onorevole ha ascoltato e ha promesso che avrebbe cercato di capirne di più contattando i vertici romani del M5Stelle.

 

 

 

 

Qualche ora dopo lo stesso Francesco D’Uva dopo aver assunto maggiori informazioni sulla vicenda è sceso sotto Palazzo Zanca per incontrare gli ormai ex grillini manifestando il suo dissenso “ai colpi di accetta indiscriminati” e garantendo il suo intervento perché la situazione degli attivisti messinesi si chiarisca:  “Siamo più bravi come parlamentari che come politici. All’interno del movimento c’è troppa conflittualità, così non si può andare avanti”

 

 

 

Durissima, invece, è stata la reazione di Maria Cristina Saja, grillina della prima ora, che nel frattempo ha rilasciato un’intervista in cui parla di scelta insensata, di mancanza di democrazia. La giovane esponente, delusa, annuncia l’addio definitivo al M5Stelle: “Questa decisione assurda fa capire cos’è il movim0ento e porterà molti altri a lasciarlo”.

 

2 comments

  1. giacomo miloro ha detto:

    “noi non abbiamo la stessa visione del movimento” eccola la motivazione…

  2. Gianpiero ha detto:

    ….direi che i panni sporchi si lavano in casa…. se qualcuno viene “diffidato” e anzichè rendersi conto del perchè va a gettare fango e fare comizi su chi l’ha allontanato..allora vuol dire che chi l’ha diffidato ha fatto bene.

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