La carica dei 5 mila aspiranti medici bocciati al test del 9 aprile 2014 e ripescati dal Tribunale amministrativo regionale ha mandato in tilt gli atenei italiani, scatenando le proteste dei vincitori del concorso che non hanno ancora visto partire i corsi o hanno dovuto aspettare settimane e si sono ritrovati a condividere spazi e strutture con colleghi in numero doppio e talvolta triplo rispetto a quanto era stato programmato. Read more