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Autorevoli bufale: Il fantomatico lockdown per i non vaccinati in Germania, ecco come gli organi di stampa della propaganda del terrore spianano la strada al Governo liberticida del banchiere Mario Draghi

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Nel paese più ricco e avanzato dell’Europa alle prese con un picco di contagi importante è stato imposto un lockdown ai non vaccinati e così il numero dei positivi al covid è diminuito.

E’ questo il messaggio chiaro del  titolo de Il Corriere della sera di qualche giorno fa, seguito a ruota da altri altrettanti autorevoli giornali italiani, organi ufficiali della propaganda del terrore usata da 24 mesi da due Governi, l’ultimo diretto dal banchiere Mario Draghi, per erodere pian piano tutti gli spazi di libertà garantiti dalla Costituzione.

Dietro la notizia c’è un messaggio che gran parte degli italiani vaccinati, convinti che il loro nemico siano i non vaccinati e non chi li terrorizza ingiustificatamente per coprire due anni di gestione disastrosa dell’emergenza sanitaria, sposa allegramente e convintamente, come i rapiti che credono ciecamente ai rapitori che promettono loro di salvarli: “Facciamo in Italia quello che si è fatto in Germania”, ha scritto qualcuno. Altri hanno arringato: “Rinchiudiamoli in casa”.

E’ così, come da manuale di manipolazione del consenso, che viene preparato il terreno perché il Governo assuma nuove e ulteriori misure liberticide.

Tuttavia, la notizia che è stata veicolato è falsa.

O meglio, è vero che la Germania, pur contando allora il 65% di popolazione vaccinata, a partire dalla metà di ottobre del 2021 ha registrato un aumento esponenziale e quotidiano di positivi al covid 19 (picchi di 50 mila nuovi positivi al giorno), che correlativamente ha aumentato il numero dei ricoverati in terapia intensiva arrivati a quota 5000.

E’ invece assolutamente falso, ovvero non corrispondente al vero, che in Germania ci sia mai stato un lockdown generalizzato o ampio per i non vaccinati.

E’ altrettanto falso che per effetto di questo loockdown ci sia stato un calo dei positivi al Covid.

In Germania, alla viglia delle vacanza di Natale alcuni Lander hanno applicato una sola misura restrittiva specifica per i non vaccinati: il divieto di entrare nei negozi, con esclusione di quelli che vendono beni essenziali e quindi in profumerie, abbigliamento ecc ecc..

Ebbene, in uno di questi Lander, la Bassa Sassonia, questa misura è stata annullata dopo pochi giorni da un Tribunale amministrativo che, assumendo come principio costituzionale di giudizio i diritti di libertà (la Germania come l’Italia è uno stato liberale, basato sulle libertà individuali), l’ha giudicata sproporzionata (in un paese dove l’emergenza sanitaria è un dato attuale e reale).

Un importante medico Frank Ulrich Montgomery ha attaccato pubblicamente i magistrati per questa decisione definendo gli stessi “piccoli giudici”. Ma il ministro della Giustizia Marco Buschmann ha reagito duramente a questo attacco: “La Germania può essere orgogliosa della sua magistratura altamente qualificata e indipendente. Apre l’accesso alla legge e dà vita all’idea dello stato di diritto”.

(Ecco il link dell’articolo di Frankfurter Allegeimeine che ne da conto: https://www.faz.net/aktuell/gesellschaft/gesundheit/coronavirus/zahlen-zum-coronavirus-die-pandemie-im-ueberblick-16653240.html)

Sempre alla vigilia delle festività natalizie, per rimanere alle misure più importanti, ai non vaccinati è stato imposto l’obbligo del tampone per usare i mezzi pubblici. Ma l’obbligo del tampone è stato fissato pure per coloro che, vaccinati o meno,vogliono fare visita (in Germania garantito) ai parenti in ospedali e case di cura. Prescritto anche l’obbligo di tampone quotidiano per i sanitari non vaccinati, ma obbligo due volte alla settimana di tampone pure per i sanitari vaccinati.

In Germania, infatti, Paese in cui secondo i media italiani ci sarebbe stato un lockdown per i non vaccinati, il vaccino non è obbligatorio neppure per il personale medico e sanitario.

Domanda: già solo per logica, poteva mai essere verosimile che in questo Paese fosse imposto il lockdown ai non vaccinati?

Detto per inciso, sull’onda emotiva dell’emergenza delle scorse settimane, diversi esponenti delle professioni mediche hanno chiesto al legislatore di imporre tale obbligo. Ne è nato un dibattito ma sinora non se n’è fatto nulla. Grosse fette delle forze politiche sono contrarie.

In Germania non esistono i virologi showman e scienziati medici che dettano l’agenda politica a senso unico. Le decisioni le assumono i politici, bilanciando i valori in gioco, nel massimo rispetto possibile dei diritti individuali.

Contrario all’obbligo vaccinale per i soli sanitari si è detto tempo addietro pure il presidente della Fondazione di tutela dei diritti dei malati: “Il personale sanitario vaccinato, sapendo di non rischiare nulla per la propria salute, è meno attento alle misure precauzionali e allo stile di vita ed essendo comunque vettore del virus più facilmente porterebbe il virus dentro le strutture sanitarie, dove ci sono le persone fragili e vulnerabili”.

Negli stessi giorni di metà novembre in cui il numero dei positivi cresceva vertiginosamente il Bundestag, il Parlamento tedesco, nella stessa legge che consentiva ai Lander (dotati di autonomia maggiore delle regioni italiane) di assumere tali misure restrittive ha comunque vietato (vietato, si proprio così) agli stessi Lander di chiudere le scuole quale misura per contrastare il Covid.

Dunque, poichè non c’è stato mai un lockdown per i non vaccinati è impossibile che la riduzione del numero dei positivi sia avvenuta – come scrive il Corriere della sera – grazie a questo fantomatico lockdown.

Beh, si potrebbe osservare, sarà stato comunque effetto delle misure restrittive, compreso il divieto specifico per i soli non vaccinati.

Ebbene, queste misure restrittive sono state assunte dai Lander a metà dicembre.

La curva dei contagi in Germania è iniziata a scendere velocemente a partire dal 28 novembre del 2021, giorno di picco, ben prima dell’adozione delle misure restrittive, come risulta dal seguente grafico elaborato dal quotidiano di Francoforte sulla base dei dati forniti dal Robert Kock Institute, la principale agenzia sanitaria tedesca, oggi 28 dicembre 2021.