IL COMMENTO. Le magie del sindaco Accorinti: prima fa uscire l’acqua dai rubinetti dei messinesi, poi vola a Torino e mena vanto spacciando la fantasia per realtà

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L'annuncio di Renato Accorinti

L’annuncio di Renato Accorinti

Al di là delle manipolazioni dialettiche del sindaco Renato Accorinti, che si è trincerato dietro il dissesto idrogeologico evocando da vero attore i morti di Giampilieri, le gravi responsabilità da parte dei vertici dell’Amam, degli amministratori pubblici e di tutta la classe politica(nte) locale sono già emerse.

Se Messina è senz’acqua da 7 giorni non è per colpa di una calamità naturale tradotta nella frana che per l’ennesima volta ha danneggiato l’acquedotto da cui dipende la città. 

Ma pur facendo finta, per un attimo, che il primo cittadino non abbia nessuna responsabilità sulla crisi idrica e sulla gestione della stessa, comunque meriterebbe di essere cacciato da Palazzo Zanca solo per quanto è accaduto nella giornata di oggi.

Renato Acconti, infatti, è riuscito a mostrare quanto sia sempre più scollegato dalla realtà e sempre più preda del delirio narcisistico che sin dal suo insediamento si era manifestato.

Di prima mattina, infatti, insensibile agli effetti che avrebbe determinato sulla gente avvilita e arrabbiata, si è trasformato in un mago e ha annunciato che in tarda mattina l’acqua sarebbe arrivata nella case.

Naturalmente si è trattato di una menzogna o di una stupidaggine, a seconda che si consideri  il professore di educazione fisica una persona normodotata o non lo si consideri tale.

Il sindaco è stato smentito qualche ora dopo dai vertici della Municipalizzata dell’acqua che hanno posticipato di 24 ore l’illusoria previsione del sindaco. E poi dai fatti: a sera neppure una goccia d’acqua è ancora uscita dai rubinetti.

Ma Accorinti della cantonata presa (che fa il paio con quella di qualche giorno fa, quando aveva annunciato che la crisi era stata risolta), non si è curato affatto.

Incurante del principio sportivo secondo cui il capitano nei momenti di difficoltà deve caricarsi la squadra sulle spalle, senza alcun rispetto per i cittadini per strada con i bidoni i mano se non vittime di sciacalli, si è messo in volo per Torino dove l’attendeva la nutrita platea dei colleghi sindaci dell’Anci.

Al loro cospetto si è superato: senza un minimo di pudore – come riporta un comunicato stampa ufficiale dell’Anci – si è pure vantato della magia: “Dovevo venire ieri ma non mi sono mosso fino a quando non ho ho visto riuscire l’acqua dai rubinetti delle case di Messina“.

Le dichiarazioni di Accorinti a Torino

Le dichiarazioni di Accorinti a Torino

 

L’incompetenza di Renato Accorinti era notoria e nota a tutti coloro che si fermavano dieci minuti a parlare con lui: tutto slogan e, nel merito dei problemi, il vuoto pneumatico.

Tutti, però, riconoscevano la sua onestà intellettuale e la sua passione per la gente e la città.

Ciò che è accaduto oggi mostra che il potere lo ha corrotto e la libido esibizionistica ha invaso la sua coscienza, annientandola.

Ha smarrito così pure l’amore e il rispetto per la sua gente.

 

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