Truffa aggravata, il sindaco di Saponara Venuto a giudizio. Il Pm: “Con raggiri ha incassato da 2 società 140 mila euro per attività mai svolta e non li ha restituiti”. L’esito del processo dopo l’accordo con le vittime

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Nicola Venuto

 

MESSINA. E’ stato incaricato da due imprese di trovare dalle banche i finanziamenti necessari a costruire due impianti fotovoltaici da 100 megawatt e da 3 milioni e mezzo di euro l’uno nei comuni di Furnari e Rodì Milici. Si è fatto rimborsare in tutto i 140mila euro che aveva sostenuto di aver pagato per ottenere la fideiussione essenziale per il finanziamento. Fideiussioni, in realtà, non ne ha mai firmato. Scoperto dalle vittime del raggiro, che hanno visto sfumato l’affare, si è dichiarato più volte (anche con lettere del suo avvocato) pronto a restituire il maltolto. L’ha pure fatto si, però solo con assegni a vuoto.

Nicola Venuto, 38 anni, sindaco di Saponara ininterrottamente dal 2007 e titolare dell’azienda Tecnospace Srl, tra il 2011 e il 2012 non è stato solo impegnato a curare gli interessi dei cittadini del centro tirrenico in quel periodo funestato dall’alluvione ma anche a curare gli interessi delle sue casse personali attraverso una serie di acrobazie e soprattutto in maniera non proprio legale a leggere le denunce delle sue vittime. E’ finito così sotto processo per truffa aggravata. La prima udienza è fissata per il 7 ottobre 2014.

A disporre la citazione diretta a giudizio è stato il sostituto della Procura di Messina, Antonella Fradà. Il magistrato ha sposato le distinte e circostanziate (corredate da documenti) denunce di Roberto Campagna, amministratore di Primaenergia Srl, e di Giuseppe Mangano, amministratore di Elix Srl, le due società vittime del raggiro – da dimostrare comunque nel corso del dibattimento – di Nicola Venuto.

“Mi trovo a Verona per affari, sono qui con Tomas Montresor, responsabile della Nord Est Leasing Srl. E’ possibile ottenere un finanziamento dalla banca Unicredit ma è necessaria prestare fideiussione pari al 2% del valore degli impianti. Mi autorizzate? Anticipo io i soldi necessari e poi voi me li rimborsate”, ha comunicato all’ amministratore di Primaenergia Srl e a quello di Elix Srl, ad aprile del 2011. Ottenuto il via libera, il giorno dopo ha chiesto il rimborso della somma: i due amministratori gliel’ hanno fatta pervenire tramite assegni e bonifici bancari.

Qualche tempo dopo, alla fine del 2011, però Campagna e Mangano, appurando che i due progetti non avevano ottenuto il contributo statale previsto dal Conto energia, si sono messi in contatto con Montresor per cercare di capire come potevano recuperare i soldi della fideiussione.

Il responsabile di Nord Est Leasing li ha gelati: “Ma quale fideiussione? Il signor Venuto non ha mai sottoscritto alcuna garanzia”. Il sindaco per qualche giorno ha insistito: “Come  no. Vi assicuro che è così”. Campagna e Mangano hanno di nuovo contattato Montresor che ha sbugiardato Venuto. Quest’ultimo è stato così costretto ad ammettere e si è detto disponibile a restituire tutto. “Per dare prova delle sue intenzioni il 16 gennaio del 2012 ha firmato un assegno da 70mila euro a favore di Primaenergia Srl e uno a favore di Elix Srl. “Tuttavia, qualche giorno dopo ci ha chiamato per invitarci a ritirare l’assegno che avevamo versato perché essendo a vuoto avrebbe subito il protesto che gli avrebbe poi impedito di pagare il debito”, hanno raccontato – a leggere le carte del fascicolo del pm – Campagna e Mangano.

“Nei mesi successivi Venuto ci ha chiesto le coordinate bancarie delle società per effettuare il versamento e poi mesi dopo ha presentato un piano di rientro che però non ha mai nemmeno iniziato ad onorare”, hanno precisato ancora i due amministratori ai carabinieri a marzo del 2012.

Le denunce hanno stimolato Venuto, ma solo per finta.

Venti giorni dopo, il 2 aprile del 2012, l’amministratore di Primaenergia Srl e quello di Elix Srl hanno ricevuto una lettera dall’avvocato Giuseppe Saitta, legale di Venuto (e del comune di Saponara), che preannuncia loro che “mercoledì 5 aprile 2012 saranno disponibili 17mila e 500 euro per Primaenergia Srl mediante assegno circolare e che entro il 16 luglio sarà regolata la differenza, oltre gli interessi” e che “il 20 aprile 2012 sarà disponibile a favore di Elix Srl la somma di 77mila euro (7mila euro in più a titolo di penale per la scopertura dell’assegno ) sulla filiale di Saponara di Banca Intesa”. Quattro giorni dopo, il 6 aprile del 2012, Il legale Giuseppe Saitta sempre “nell’interesse di Venuto” (che sottoscrive le lettere), trasmette l’assegno bancario di 17mila e 500 euro tratto su Banca Antonello di Villafranca e comunica che “il mio assistito ribadisce che il debito sarà interamente pagato entro il 16 luglio e per quanto mi riguarda ribadisco quanto già osservato, ossia che la possidenza immobiliare dell’interessato garantisce interamente il pagamento”.

La sollecitudine e le rassicurazioni del legale del primo cittadino di Saponara non hanno prodotto però risultati concreti. Mangano di Elix Srl non ha trovato i 77mila euro promessi e l’assegno di 17mila e 500 euro a favore di Primaenergia Srl si è rivelato “a vuoto”. Venuto viene infatti protestato come ha certificato il notaio Vincenzo Grosso.

COM’ E’ FINITA….

All’udienza fissata per il 7 ottobre del 2014, davanti al Giudice non togato, presente il pubblico ministero non togato, i due querelanti Mangano e Campagna, hanno rimesso la querela.

La decisione è frutto di un accordo tra il sindaco Venuto e i due imprenditori in forza del quale Venuto si è impegnato a restituire la somma di cui si era appropriato secondo un preciso piano di rateizzazione. I due querelanti, per rimettere la querela, hanno però preteso che l’accordo fosse garantito con cambiali dal padre del sindaco Venuto.

La Procura aveva imputato a Nicola Venuto la truffa aggravata ritenendo che il danno procurato alle vittime era di rilevante entità (trattandosi in tutto di 140mila euro). Sulla base delle norme del codice penale, la truffa aggravata è un reato perseguibile d’ufficio e dunque l’eventuale rimessione della querela non può determinare l’estinzione del processo.

Il Giudice, invece, ritenendo che la truffa non fosse aggravata (e quindi che il danno non fosse di rilevante entità) ha emesso sentenza di non doversi procedere per effetto dell’essere venuta meno una condizione di procedibilità del reato, riqualificato da aggravata in truffa semplice.

“Non ero presente in aula, non so cosa sia accaduto, non posso esprime giudizio. L’ufficio di procura è unitario”, ha dichiarato il pm Antonella Fradà, titolare delle indagini, qualche giorno dopo ila sentenza del 7 ottobre, al giornalista che le chiedeva se sapesse dell’esito del procedimento penale e se l’ufficio di procura si fosse opposto alla riqualificazione del reato contestato.

 

APPENDICE…. DI LIBERTA’ E GIUSTIZIA

 

Nel frattempo il sindaco Nicola Venuto ritenendosi diffamato dall’articolo di Michele Schinella ha presentato querela. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli ha disposto in via d’urgenza l’oscuramento dell’intero blog. La vicenda è stata raccontata dal sito on line www.messinaora.it .

A distanza di poco tempo, il blog è tornato visibile (vedi articolo): il provvedimento del pm, privo peraltro di motivazione, infatti, è decaduto. Michele Schinella, ha chiesto di accedere al fascicolo di indagini per capire con precisione cosa fosse accaduto ma il pm gli ha opposto il veto.

Qualche giorno dopo che il blog è tornato visibile, L’Ordine dei giornalisti è intervenuto esprimendo preoccupazione e chiedendo spiegazioni alla Procura della Repubblica (vedi articolo). L’intera vicenda è stata raccontata da Ossigeno per l’ìnformazione.

 

 

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