Il pubblico ministero Francesco Massara al termine della requisitoria di un paio di ore ha chiesto dure condanne per i consiglieri comunali imputati di aver percepito gettoni di presenza pur non avendo partecipato effettivamente alle sedute del Consiglio comunale.
Le pene richieste vanno dai tre anni ai 5 anni di reclusione, parametrate al numero dei capi di imputazione (e ai vari episodi delittuosi) per falso e truffa contestati a ciascun consigliere.
Nel processo in corso di svolgimento nell’aula bunker del carcere di Gazzi davanti al Tribunale presieduto da Silvana Grasso, il pm Massara ha chiesto la condanna a 3 anni per Antonino Carreri; a 3 anni e sei mesi per Santi Sorrenti; a 3 anni e 8 mesi per Andrea Consolo; sempre a 3 anni e 8 mesi per Nicola Cucinotta, a 4 anni per Piero Adamo; a 4 anni e tre mesi per Carmelina David; a 4 anni e tre mesi per Angelo Burrascano; a 4 anni e 7 mesi per Pio Amadeo; a 4 anni e 8 mesi per Fabrizio Sottile; a 4 anni e sei mesi per Carlo Abate; a 4 anni e due mesi per Paolo David; a 4 anni e 10 mesi per Nicola Crisafi; a 4 anni e 11 mesi per Santi Daniele Zuccarello; a 5 anni di reclusione per Benedetto Vaccarino.
Il pubblico ministero ha chiesto invece l’assoluzione sia pure con formula dubitativa per Libero Gioveni e Nora Scuderi, imputati di poche ipotesi di reato.
Subito dopo la requisitoria, sono iniziate le arringhe degli avvocati degli imputati, che impegneranno anche le prossime udienze.
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