La domanda sorge spontanea, come avrebbe detto il compianto Antonio Lubrano: “Ma un uomo politico che mentre c’è da lavorare per affrontare al meglio un’emergenza urla, accusa, minaccia, litiga con tutti, annuncia di commettere reati e forse ci riesce, delegittima tutte le persone che hanno un ruolo istituzionale sta remando davvero nella direzione giusta?”
Certo che no. Che domanda!
Ma ci si riferisce forse al sindaco di Messina Cateno De Luca?
Suvvia. Non avrete pensato che quello che fa De Luca sia vero? No, assolutamente no: è tutto uno show.
Cateno De Luca, maestro di propaganda, ha sempre amato gli show.
ll virus Covid 19 avrà fatto pure precipitare gli italiani e i messinesi nella più grossa psicosi collettiva della storia, ma a lui ha molto giovato: ha stimolato la creatività, l’ ha migliorato, l’ha fatto maturare. Gli ha dato l’occasione per capire che è onnipotente e onnisciente.
E’ pronto insomma per fare il salto di qualità.
Nell’epoca in cui la politica è soltanto immagine, confusione, populismo, demagogia De Luca è il candidato ideale. Altro che Presidente della regione, cui ha dichiarato più volte di mirare. De Luca sarebbe perfetto come Presidente del Consiglio, naturalmente solo il tempo di prendere confidenza con Palazzo Chigi e poi balzare al Quirinale.
E’ Il degno successore di Giuseppe Conte; di una spanna superiore a Matteo Salvini, l’uomo che scova i criminali suonando ai campanelli o risolve i fenomeni migratori lasciando la gente per giorni nel mare.
Lui, Cateno, è migliore di tutti.
Se ci fosse stato lui a Roma a capo del Governo, il virus sarebbe stato sterminato a colpi di ordinanze contingibili e urgenti.
Come sindaco è sprecato.
Lui sa fare tutto meglio di tutti: meglio del presidente del Consiglio dei ministri; meglio del presidente della Regione Nello Musumeci; meglio del prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi; meglio del Questore, finanche del direttore generale dell’ Asp.
Sa fare tutto meglio di tutti: non c’è dubbio. Forse è “sciarriato” con il diritto, con i diritti delle persone, con la Costituzione e le leggi. Per non parlare poi di rispetto delle sfere di competenza.
Ma in fondo si, questo non è un problema. Lui è una persona concreta: quello che conta è risolvere il problema. E’ il risultato.
Al diavolo la Costituzione: non è forse vecchia di 70 anni? Al diavolo le libertà fondamentali delle persona, cosa bisogna farsene delle libertà? Al macero le norme giuridiche.
Qui c’è da lottare contro il nemico invisibile.
De luca da un mese fa tutto quello che nessun sindaco d’Italia ha saputo fare.
I suoi cittadini terrorizzati e osannanti, infatti, si sentono protetti. Così protetti che a migliaia hanno preso d’assalto i telefoni della Coc, perché pensano di essere infetti e sono pronti ad invadere i Pronto soccorso della città, cagionando così i primi morti.
Ma sbagliano: non hanno nulla da temere.
Cateno De Luca sa che se anche il virus si diffonderà a Messina sarà ancora meno aggressivo che altrove.
“Ah si, e perché?. Di concreto, nella pratica, cosa ha fatto oltre a sfornare ordinanze liberticide e inutili?”, chiederebbe il solito Lubrano.
Ma vuole scherzare?
Il primo cittadino di Messina ha individuato il segreto per neutralizzare il virus, per renderlo più buono.
Non servono vaccini, che richiedono fatica e tempo. Non occorrono farmaci, che hanno effetti collaterali.
Pensavate davvero che il primo cittadino stia facendo tutti questi spettacolini con tanto di telecamere al seguito soltanto per intrattenere e distrarre i suoi cittadini o per la smania irrefrenabile di protagonismo?
Ma no. Che ingenui.
Cateno De Luca ha fatto una scoperta sensazionale.
Anche i virus nel loro piccolo…. ridono. E si sa, chi ride è meno aggressivo.
“E allora che lo spettacolo continui!!!”.